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LE ORIGINI

È dalla tradizione degli antichi Romani che risale la pratica della cottura del mosto d’uva, il cosiddetto "Sapum" ed era utilizzato sia come medicinale in cucina, sia come dolcificante o condimento.
Acetaia Rebecchi Giuseppe
LEGAME CON MODENA

A partire dall’XI secolo la produzione di questo aceto particolarissimo si lega nella città di Modena, diventerà nel tempo sinonimo di cultura e storia in un territorio unico per caratteristiche pedoclimatiche dai saperi e talenti umani.
Acetaia Rebecchi Giuseppe
REGALO IMPERIALE

Nel 1046 d.c., Enrico III, imperatore del Sacro Romano Impero, in occasione del suo passaggio nel territorio della Pianura Padana, venne omaggiato con un "aceto perfettissimo” da Bonifacio, marchese di Toscana e padre di Matilde di Canossa, un episodio documentato dall’abate e storico Donizone, biografo della contessa.
Acetaia Rebecchi Giuseppe
FINALMENTE BALSAMICO


Sul finire del XIII secolo, l’arte della produzione dell’aceto venne coltivata presso la corte Estense a Modena. ma è soltanto nel 1747 d.c., nei registri di cantina dei Duchi d’Este, che per la prima volta appare l’aggettivo "Balsamico" , si parla di mezzo "Balsamico" e di "Balsamico Fine" , che corrispondono agli attuali "Aceto Balsamico di Modena" e "Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP", un'affermazione internazionale e di grandi dinastie.

Pochi decenni dopo , nel 1800 , l’Aceto Balsamico di Modena comincia ad essere apprezzato e conosciuto anche a livello internazionale, ed è infatti protagonista nelle più importanti manifestazioni espositive dell’epoca, da Firenze a Bruxelles.
Sempre nel XIX secolo si affermano le prime dinastie dei produttori, alcuni dei quali, ancora oggi, figurano tra gli associati del Consorzio di Tutela, ed è in questa fase che vengono codificati i processi produttivi.
Acetaia Rebecchi Giuseppe
Iscrizione Elenco ABTM n°578
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